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Trallallero 2021 – impressioni d’ottobre

di Omar Manini

“Trallallero”, festival internazionale di teatro e cultura per le nuove generazioni, è la rassegna di spettacoli, laboratori, incontri culturali e riflessione dedicati ai più giovani con svolgimento ai primi di ottobre in alcuni comuni del Friuli collinare. È una grande occasione anche per le generazioni un po’ meno “nuove” che possono trarne un enorme beneficio in termini di allargamento dello sguardo, sia orizzontale sia verticale. Il solo nome, “Trallallero”, è una garanzia di perfetta sintesi d’intenti: uno sguardo giocoso sull’infanzia ad altezza bambino/ragazzo con la prospettiva di un divertimento libero da orpelli didascalici, ma assolutamente pieno di occasioni formative attraverso esperienze giocose ed emotivamente stimolanti.

Tra le proposte seguite quest’anno, vorrei segnalare due spettacoli che meritano una grande fortuna: “Sussurri” della compagnia milanese Schedia Teatro e “Ravanellina” degli aretini NATA – Nuova Accademia del Teatro d’Arte.

“Sussurri” ci porta tra le pieghe di un’intensa amicizia – come possono esserlo quelle vissute da ragazzi, con ingenua purezza e totalizzante trasporto – strappata da una storia decisa dall’egoismo accecante degli adulti. È teatro che mette in scena un racconto partendo dalla muta testimonianza degli oggetti e della memoria, riconsegnando la giusta importanza al tempo, alla riflessione, al ricordo e alla partecipazione. Uno spettacolo che riesce a raccogliere i sentimenti dello spettatore, amplificarli e guidarli utilizzando ombre, miniature, disegni, proiezioni e una scrittura drammaturgica delicata e pienamente compiuta.

“Ravanellina” è la riscrittura della fiaba di “Raperonzolo” dei fratelli Grimm con sfumature da Basile e Calvino. In una scena dagli elementi minimalisti, una ragazza vivace e logorroica ci racconta di come sia stata rapita da Agrimonia e confinata in una torre, in attesa d’un difficile lieto fine. In scena un personaggio in carne e ossa, Ravanellina per l’appunto, e alcuni comprimari sotto forma di pupazzi.

Il racconto, narrato al pubblico dalla stessa protagonista, è sviluppato con una verve comica esplosiva, un ritmo sempre sostenuto, dialoghi affilati e una colonna sonora dal forte impatto. In una forma totalmente centrata tra l’incanto tipico della fiaba e il disincanto caratteristico della parodia. Il tutto è orchestrato dalla straordinaria Eleonora Angioletti, attrice di espressività, presenza e impatto unici, che dà forma e voce – mimica e ventriloqua – anche alla finzione. Che poi è la realtà di un semplicemente delizioso inno alla libertà, alla scoperta di sé stessi e al valore del bene.

Sussurri – Schedia Teatro
teatro d’attore e d’ombra
cast: Sara Cicenia e Irina Lorandi
autore e regia: Riccardo Colombini
ombre: Agnese Meroni

Ravanellina
di NATA
narrazione, pupazzi e musica
con: Eleonora Angioletti
regia: Giorgio Castagna
autori: Eleonora Angioletti e Giorgio Castagna
pupazzi: Roberta Socci

Il Gatto con gli Stivali – un racconto per il digitale
Immaginato e creato da Marco Ferro

Realizzato da:
Marco Ferro, Stefano Pirovano Valeria Sacco, Giulietta De Bernardi Soledad Nicolazzi, Anna Fascendini
Sonorizzazione a cura di: Diego Dioguardi
Con Marco Ferro
Un ringraziamento speciale a Alessandra Amicarelli e allo Spazio Laboratorio Fontanili
Una produzione Campsirago Residenza
Con il sostegno di NEXT 2020 – Laboratorio delle idee

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