Parole, catene, gesti, suoni per immaginare la voce del mare
Il fiore azzurro
L’amicizia e la capacità di immaginare che il proprio destino non sia scritto ma in continuo cambiamento
Compagnia Burambò-Foggia
Narrazione e pupazzo
50 minuti – per la scuola primaria
ideato scritto e diretto Daria Paoletta
con Daria Paoletta
Una narratrice
e un pupazzo. Una scena essenziale, due cubi di legno e una pedana per dare inizio ad un viaggio attraverso la storia di un popolo, l’accettazione del diverso, il superamento delle avversità della vita, l’amicizia e la capacità di immaginare che il proprio destino non sia scritto ma in continuo cambiamento. Il protagonista di questa storia della tradizione orale zigana è un bambino che, alla morte della mamma, si mette in cammino alla ricerca della felicità e della fortuna. Si chiama Tzigo e il Fiore Azzurro, nato dalle lacrime che ha versate, sarà il suo spirito guida. Un viaggio iniziatico, dove l’andare di Tzigo corrisponde ad una ricerca identitaria. La narratrice è per Tzigo un’amica, una compagna, una spalla su cui piangere e, al tempo stesso, colei che disegna per lui gli spazi, attraverso un utilizzo sapiente della sua voce e del suo corpo d’attrice. Una scrittura ricca di dettagli che però non definisce tutto, e si affida alla libertà d’immaginazione del pubblico chiamato a fare scelte concrete in un dialogo curato e cercato tra il palco e la platea.
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