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Icaro e Dedalo

Ovvero non sono un angelo

“Voglio cogliere il sole dal cielo come un’arancia matura”
Icaro

Compagnia Arearea (UD)
Danza
50 minuti
per la scuola primaria (cl. 4^ e 5^) e secondaria di I grado

coreografia: Marta Bevilacqua
Icaro: Andrea Rizzo
Dedalo: Daniele Palmeri
Minosse: Alessandro Maione
musiche: Loscil, Beirut, Grant, Richter
luci: Daniela Bestetti, Stefano Bragagnolo

Con un primo movimento verticale, improvviso e rapido, Icaro e Dedalo abbandonano ciò che era conosciuto e familiare per intraprendere un viaggio tra le stelle, mossi dalla curiosità e dal desiderio di scoprire e darsi nuove regole. Essi provengono da una dimensione in cui il tempo sembra bloccato e non conosce evoluzione. Sulla scena vivono come esploratori bambini, attratti continuamente da tutto ciò che non conoscono. Il mito di Icaro e Dedalo è un’impresa coraggiosa, è una fuga verso la libertà, è un affondo sulla relazione padre e figlio, è un esempio classico della differenza tra le virtù umane: la temerarietà e il coraggio. Calcolare i rischi, sostenere il limite, trovare la giusta misura – eumetria – è ciò che preserva la vita.

L’ Icaro dello spettacolo non è un angelo, ma un ragazzo che ama scappare, costruire, inventare, volare, cadere. L’ eroe fanciullo vivrà sulla scena una trasformazione che lo condurrà ad una morte simbolica e gli permetterà l’accesso a una nuova dimensione.

Lo spettacolo è stato costruito dopo aver incontrato 11 scuole primarie e 30 classi della regione Friuli Venezia Giulia. Ogni classe ha fatto esperienza laboratoriale tra danza, narrazione e scenografia. L’incontro con loro ha permesso di farci domande importanti sull’uso degli elementi scenici e sulla scrittura motoria.

Scarica la scheda dello spettacolo

 


Icaro e Dedalo è in programma a:

Pontebba.


Icaro E Dedalo
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